Come siamo nati e dove vogliamo arrivare.
Nel 2022, a Dosolo, dopo gli anni difficili della pandemia, la comunità aveva un grande desiderio di tornare a uscire, incontrarsi e condividere momenti insieme. Da questa voglia di rinascita nacque l’idea di organizzare un evento che riunisse il paese: a maggio vide così la luce “Dalle Noste Party”, un gioco di parole che richiamava sì una festa (“party”), ma anche l’idea di una celebrazione “dalle nostre parti”, cioè nelle nostre zone.
Per arricchire il programma delle due giornate, gli organizzatori contattarono tre appassionati di giochi da tavolo: Andrea Lupatelli, Mattia Lannunziata e Luca Gozzi. Riuniti attorno a un tavolo, iniziarono a pianificare l’area dedicata al gioco, decidendo quali titoli portare dalle proprie collezioni e come identificare il gruppo. Volevano un nome capace di mantenere lo spirito del gioco di parole e legato al territorio. Così nacque “Un Po di Giochi”, un omaggio al nostro fiume Po e alla nostra terra. In quei giorni prese forma anche la prima bozza del logo, disegnata a matita.
Ben presto si capì che servivano più persone per gestire tutti i tavoli previsti, e così si unirono al progetto anche Susanna Cantarelli, Saverio Parmigiani e Matteo Trentini, altrettanto appassionati di giochi. L’evento si rivelò un grande successo, con una partecipazione calorosa e animata.
Sull’onda dell’entusiasmo, e spinti dal desiderio, già presente da tempo, di creare un punto stabile dove incontrarsi e giocare, i sei fondarono ufficialmente Un Po di Giochi. Grazie al supporto del Progetto Giovani di Auser Dosolo ODV e del Comune di Dosolo, il gruppo si è concretizzato con l’apertura della prima sede a Villastrada.
Da allora, Un Po di Giochi è cresciuto come una vera famiglia. Oggi è un punto di riferimento nel territorio mantovano per chi desidera scoprire, condividere e vivere la passione per i giochi da tavolo e i giochi di ruolo. Se l’associazione è diventata ciò che è, lo dobbiamo soprattutto alle splendide persone e ai volontari che ogni giorno mettono entusiasmo, tempo e cuore nel far vivere questo progetto.
"Il gioco è una cosa seria. Divertirsi lo è ancora di più."
